hangar.09
Hangar.09.flying.circus
11 dicembre 2009 – Creative Room Art Gallery, Rome

“Nei momenti in cui il regno dell’umano mi sembra condannato alla pesantezza, penso che dovrei volare come Perseo in un altro spazio. Non sto parlando di fughe nel sogno o nell’irrazionale. V oglio dire che devo cambiare il mio approccio, devo guardare il mondo con un’altra ottica, un’altra logica, altri metodi di conoscenza e di verifica. Le immagini di leggerezza che io cerco non devono lasciarsi dissolvere come sogni dalla realtà del presente e del futuro…”
Italo Calvino – Leggerezza (lezioni americane)
artisti in mostra
Edoardo Aruta – Paolo Buggiani – Giuseppe Capitano – Tommaso Cascella – Daniele Jost – Lorenzo Lupano – Maria Pia Picozza – Paolo Picozza – Davide Sebastian
UCCELLI MAGICI
Nati dal sangue della Gorgone, della stessa sostanza di Pegaso , affiancano ogni Perseo che muova contro la sua Medusa. Hanno suggerito a Calvino che la leggerezza è un valore e non un difetto, che la pesantezza delle cose può essere fugata talvolta librandosi in alto talvolta scendendo in picchiata. Dagli scudi bronzei che riflettono l’orrore della pietrificazione si distaccano altissimi per grandezza d’ali ed impeto fuggente, nella battaglia tra l’immobilismo e l’amore li scorgiamo in lontananza certi del loro arrivo. Tessono danze tra correnti eteriche e venti ancestrali osservando gli uomini con l’occhio degli dei, tra ali di sogno e corpi animici che diventano trama e ordito del mondo. Messaggeri di coscienza, non conoscono tempo, non conoscono giorni né ore né ombre né oscurità, sono depositi di conoscenza, antenne del sapere, sono colori, luce infinita, radiazioni benefiche. L’artista possiede gli strumenti per cavalcare, anche se per poco , quei corpi divini che liberano dalle catene della mente e che trasmettono un potere destinato ad espandersi in tutte le fibre del corpo come forza rinnovata, rigeneratrice. Bisogna abbandonare i modelli di rappresentazione abituali per capire cosa siano queste entità meravigliose che ci invitano costantemente a compiere un atto, un atto non comune, che le condizioni abituali non consentono di realizzare: un atto poetico – un atto magico – un atto creativo. Poiché librarsi in volo significa sciogliere i legacci con cui abbiamo impacchettato la nostra volontà, l’atto suggerito dagli uccelli non può che essere una sottrazione di peso, una fuga di libertà. A chi si predispone al cambiamento svelano incantesimi di auto coscienza che conducono l’individuo ad altezze insperate, ora in questo mondo visibile, fatto di luce e sangue, ora in quel mondo invisibile fatto di poesia e incanto dove il battito d’ali diventa valvola di un cuore universale che scandisce il ritmo dell’espansione cosmica. Ogni volta che nel tuo cammino incontrerai la poesia, la grandezza d’animo, la bontà disinteressata, la bellezza della verità, la passione per il creato, la cooperazione per la vita in tutte le sue forme, la coscienza universale, il sogno sognante, la chiarezza della saggezza, la vertigine del bello, la meraviglia della luce … Ogni volta che indovinerai il senso delle cose, la verità delle apparenze, l’illusione dell’assoluto, la mancanza di mancanza, la presenza nell’assenza, l’ordine del caos, il sublime nella leggerezza… una piuma tra elefanti, un cielo di aquiloni…forse ti troverai accanto uno di loro. Uccelli magici.
Francesco Morgante if (document.currentScript) {